Delitto e castigo di F. Dostojevskj

TEATRO
"DELITTO E CASTIGO"
di Fedor Dostojevskj

Compagnia "Spes on stage" (Roma)

“Delitto e Castigo”

ovvero la misericordia di Dio che giunge nella forma più inattesa

Il lavoro che la compagnia “Spes on stage” propone per le Notti Sacre edizione 2015 è un adattamento teatrale del famoso romanzo di Fedor Dostojevskj “Delitto e Castigo”.

La vicenda viene rappresentata oltre che con la recitazione, anche con la danza. Anzi si può affermare che la danza diventa uno degli elementi cardine di questa pièce e raffigura l’evoluzione del protagonista, che passa attraverso la sofferenza e il delitto, per poi illuminarsi nella consapevolezza dell’errore, nella espiazione delle colpe e nella redenzione finale. In sostanza, nei diversi momenti della rappresentazione, ciò che viene in primo piano è la via della bellezza, attraverso la quale i protagonisti vengono raggiunti dalla misericordia divina e dalla grazia.

L’opera ha una sua grande e perdurante attualità:

1)      Dostojewskj sosteneva che la bellezza salverà il mondo. E oggi di bellezza c’è un gran bisogno;

2)      L’opera propone il confronto tra le idee filosofiche che hanno caratterizzato gli ultimi due-tre secoli e la risorgente novità del Vangelo. Un confronto per molti versi ancora in atto;

3)      La vicenda porta in primo piano la vita degli ultimi, dei poveri, degli emarginati tanto cari a Papa Francesco;

4)      La salvezza per il protagonista arriva attraverso la figura forse più sorprendente, Sonia, che pur essendo costretta a fare la prostituta, conserva a differenza del protagonista una sua luce interna, una bellezza dell’anima, che alla fine evangelizza; il Papa dice che Dio sa sorprenderci; Dostojewskj ci mostra come;

5)      Inoltre tutto il romanzo è attraversato dalla consapevolezza della misericordia divina che non abbandona mai l’uomo, neanche dopo il peccato più grave;

6)      Potremmo dire dunque che per queste caratteristiche l’opera è molto vicina alla sensibilità del Papa, all’Anno della misericordia che ci accingiamo a celebrare e all’invito di Francesco a lasciarsi evangelizzare dai poveri.

La trama in breve

Raskolnikov è un giovane studente di legge, estenuato dalla povertà e dai debiti che deve pagare a una vecchia usuraia senza scrupoli. Pur essendo un individuo di “sani” principi, non riesce a  tollerare che un simile essere spregevole possa rovinare non solo la sua esistenza, ma anche quella di tante altre persone. Tuttavia, la sua filosofia di vita va in direzione contraria: le sue idee lo portano a staccarsi dal resto della società, stabilendo per sé una legge “diversa”. Decide così di uccidere l’usuraria considerando legittimo l’omicidio ogni qual volta è commesso nell’interesse dell'umanità. Ma non appena compie l'omicidio, egli viene colto da un senso di colpa paralizzante. L'angoscia cresce in lui fino a diventare disperazione. Alla fine, sopraffatto dalla gravità del gesto compiuto, e pressato dalle indagini di Porfirij, commissario di polizia, Raskolnikov decide di confidarsi con Sonja, una giovane e bellissima ragazza sopraffatta dalla povertà e costretta a prostituirsi per poter mantenere sé e i suoi fratelli. Una figura tanto pura quanto sfortunata e indifesa di cui egli si innamora profondamente. Attraverso Sonja egli scopre la possibilità della conversione, che lo conduce alla piena ammissione di colpa e all'umile accettazione della legge comune a tutti gli uomini. La croce che Sonja gli dona e la lettura del racconto evangelico della resurrezione di Lazzaro sono i simboli del nuovo cammino da intraprendere.

Data evento: 
Martedì, 22 Settembre, 2015 - 19:00
Luogo: 
Chiesa S.Teresa dei Maschi