Comunicati stampa 2015 a cura di Michela Di Trani

Mercoledì 16 settembre

“Un nuovo Umanesimo di Misericordia”, è il titolo della VI edizione. di “Notti Sacre” 2015, la rassegna culturale dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto che si svolge nelle Chiese di Bari Vecchia e che sarà presentata in conferenza stampa Mercoledì 16 settembre alle ore 11,30 nel Museo Diocesano di Bari

Nove giorni di eventi, dal 19 al 27 settembre, di arte, musica, pensiero, preghiera, spettacolo, tra cui la Messa in re maggiore di Niccolò Piccinni, in prima esecuzione mondiale di una partitura ritrovata da Adriano Cirillo di Ferrara.

 Alla conferenza stampa interverranno  l’Arcivescovo di Bari Bitonto, Francesco Cacucci, il Sindaco di Bari, Antonio Decaro,  il Direttore Artistico diNotti Sacre, Don Antonio Parisi, l’assessore comunale alla Cultura, Silvio Maselli, Micaela Paparella,  Sindaco del Municipio 1, e l’artista Leon Marino, autore dell’immagine grafica di Notti Sacre 2015, in cui un angelo fascia le ferite del mondo.

Domenica 20 settembre

ORE 18,00 “Un nuovo Umanesimo di Misericordia: il senso del giornalismo oggi”, con  Beppe Giulietti e Francesco Occhetta

ORE 21,00 Concerto: Coro della HFKM di Ratisbona 

Dialogo sull’etica e sul senso del giornalismo oggi. Umanesimo e Misericordia titola la sesta edizione di “Notti Sacre”, la rassegna di arte, musica, pensiero, preghiera, spettacolo dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, che si svolgerà nelle Chiese di Bari Vecchia fino al 27 settembre. A introdurci nel vivo del tema della rassegna domani, domenica 20 settembre, saranno Beppe Giulietti e Francesco Occhetta. Alle ore 18,00 nella Chiesa del Gesù “Notti Sacre” propone un dialogo sull’etica: “Un nuovo Umanesimo di Misericordia: il senso del giornalismo oggi”, moderato dal giornalista Enzo Quarto.

Mai come oggi la professione giornalistica ha bisogno di riscoprire una forte impronta etica. Le nuove tecnologie semplificano e favoriscono una informazione sempre meno mediata, più diretta, a volte priva di verifiche sulle fonti, solo per essere i primi a dare la “notizia”. Siamo così immersi in un mondo 
inflazionato di “notizie” in cui la responsabilità non è più regola. Può un giornalista oggi esimersi dal fare una scelta di campo, per esempio, a favore della legalità? O nel “è lecito dire tutto” può starci anche il dar voce a chi è contro la libertà dei cittadini, determinando un sopruso di illegalità diffusa che favorisce pochi a discapito dei molti, in conto di una fantomatica libertà di tutti ad esprimere il proprio pensiero? Può un giornalista oggi esimersi da una scelta di campo, per esempio, a favore della salvaguardia ecologica del pianeta, ormai ridotto a pattumiera, nell’esclusivo interesse dello sfruttamento economico che avvantaggia pochi a discapito di molti? Può un giornalista oggi esimersi da una scelta di campo, per esempio, a favore della persona umana, contro gli interessi di un Mercato che avvantaggia sempre meno ricchi e determina poveri sempre più poveri? Può un giornalista oggi esimersi da una scelta di campo a favore sempre ed in ogni caso della verità, fino alla parresia, in un mondo ipercomunicativo dove dominano falsità o anche solo mezze verità, che avviliscono la persona umana e la democrazia? I principi base della professione giornalistica sono da rifondare? In che modo? E’ sufficiente procedere ad un codice unico della deontologia professionale assemblando le varie norme che si sono motiplicate negli ultimi anni, o sono 
necessarie nuove motivazioni etiche che sappiano ridare senso al giornalismo di domani in un’ottica di servizio alla persona e alla comunità del “villaggio globale”?

Sono alcune delle domande a cui si cercherà di trovare delle risposte con Beppe Giulietti e Francesco Occhetta.

Alle ore 21,00 in cattedrale seguirà il concerto: Coro della HFKM di Ratisbona. Fondato nel 1874, è ancora oggi un pilastro importante nella vita culturale della città di Ratisbona. Verrà eseguita la Messa di Biagio Putignano.

Lunedì 21 settembre

ORE 18,00 presentazione degli Exultet di Bari

ORE 20,00 il rosario con la Beata Elia guidato da Mons. Alberto D’Urso

ORE 21,00 il Magnificat di J.S. Bach

 Proseguono le Notti Sacre nelle chiese di Bari Vecchia. Domani, lunedì 21settembre, la rassegna di arte, musica, pensiero, preghiera, spettacolo dell’Arcidiocesi di Bari-Bitontoprevede un calendario di appuntamento intenso. Si comincia alle ore 18.00 al Museo diocesano con la presentazione degli Exultet di Bari. Il volume contiene le ricerche di due grandi studiosi del canto gregoriano: Giacomo Baroffio e Anselmo Susca. Sarà possibile vedere le musiche di questi due autentici capolavori. Alle ore 20,00 si rinnoverà come ogni anno in Piazzetta San Marco il rosario con la Beata Elia guidato da Mons. Alberto D’Urso. Nella Basilica di San Nicola alle ore 21 si concluderà con il Magnificat di J.S. Bach, orchestra e coro diretti da Sabino Manzo. I solisti e il coro si esibiranno insieme ad un orchestra dall’ampio ventaglio timbrico, oltre agli archi, tre trombe, due oboi, l’oboe d’amore, due flauti, il fagotto e i timpani. Durante il concerto si potrà ascoltare anche l’Oratorio di Pasqua, composizione forse meno nota ma altrettanto significativa.

Martedì 22 settembre

ORE 19,00: “Delitto e castigo”, adattamento teatrale del famoso romanzo di Fedor Dostojevski

ORE 20,30: Don Maurizio Patriciello “Noi non siamo Dio. La terra ci precede e ci è stata data”. 

Sarà domani a Bari per Notti Sacre Don Maurizio Patriciello. Alle 20.30 in Cattedrale la rassegna di arte, musica, pensiero, preghiera, spettacolo dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto nelle Chiese di Bari Vecchia ospiterà il  prete della terra dei fuochi  per una riflessione sull’enciclica di Papa Francesco “Laudato si”. “Noi non siamo Dio. La terra ci precede e ci è stata data”. 

Notti Sacre è anche teatro. Nella Chiesa di Santa Teresa domani alle ore 19,00 si leverà il sipario su “Space on Stage”. Si esibirà un gruppo di attori romani, che propone un adattamento teatrale del famoso romanzo di Fedor Dostojevski “Delitto e castigo”, in cui la misericordia di Dio arriverà nella forma più inattesa. 

Don Maurizio Patriciello: “Parroco al quartiere Parco Verde in Caivano. Dopo anni di assenza dalla Chiesa Cattolica, l’incontro con un frate francescano mi riporterà alla fede. Qualche anno dopo, lascio il mio lavoro di paramedico in ospedale ed entro in seminario. Da qualche anno mi ritrovo a combattere per la rinascita della nostra terra inquinata e avvelenata dai rifiuti industriali interrati in modo scandaloso e criminale nelle nostre campagne”.

La testimonianza di padre Maurizio Patriciello a Notti Sacre 2015 nella Cattedrale di Bari

“C’è sempre una notte speciale per ognuno di noi. A me arrivò nel 2012. Dormivo, fui svegliato da un fetore che mai avevo sentito così forte. In quel momento capii guardando il crocifisso che il Signore mi stava parlando. Mi alzai e mi collegai dal computer con la mia comunità virtuale, nel cuore della notte ebbi tanti di quei messaggi da tutta la provincia di Napoli, che imploravano aiuto. Iniziò tutto quella notte”. Così Don Maurizio Patriciello ha raccontato al pubblico di Notti Sacre, nella Cattedrale di Bari sul tema “Noi non siamo Dio. La Terra ci precede e ci è stata data”, dall’enciclica di Papa Francesco “Laudato sì”.

Ha parlato ininterrottamente per oltre un’ora, non ha dispensato una lezione teorica sull’enciclica verde, ha rilasciato invece la sua testimonianza diuomo, per un certo periodo anche lontano dalla Chiesa, che insieme ad altri uomini per cause non accidentali ha incontrato nel suo percorso di vita e difede e lo hanno portato ad essere oggi il parroco della terra dei fuochi.

Il suo racconto che ha molto appassionato il pubblico presente, in cattedrale regnava il silenzio assoluto, è partito da quando era un paramedico senza fede, che grazie a un incontro con un frate francescano, ha lasciato il suo lavoro per entrare in seminario. Diventato prete fu mandato nella provincia diNapoli, al Parco Verde in Caivano, territorio colpito dal terremoto del 1980. Una destinazione provvidenziale, l’ha definita, che gli ha consentito divivere in prima persona e sulla sua pelle le sofferenze della gente che vive in provincia, senza un tetto a causa del sisma e costretta a respirare l’aria affogata da sostanze cancerogene, sprigionate dai roghi delle immondizie che le industrie trasportavano nelle campagne per incendiare o tombare. I suoi polmoni infatti quella notte hanno respirato l’aria avvelenata dai rifiuti; ha celebrato lui i funerali di tanti bambini e giovani morti di tumore, tra cui anche amici, parenti, e anche di un fratello e una nipote; ha provato la rabbia nei confronti delle istituzioni, del mondo della medicina che pur ammettendo che stava accadendo qualcosa di anomalo, ma restavano impassibili. Sentimenti forti vissuti sulla sua pelle che gli hanno dato la forza diintraprendere la sua battaglia.

È iniziata, così, una instancabile battaglia per la rinascita della sua terra inquinata e avvelenata dai rifiuti industriali. Ha interpellato esperti che gli hanno spiegato che i rifiuti mortali non sono quelli prodotti dai cittadini ma quelli dell’industria che non smaltisce, ma interra o brucia nelle periferie e che dietro ai rifiuti sicuramente si nasconde la camorra, ma non è l’unica responsabile. Ha spiegato, però, che se si colpevolizza solo la camorra si rende un servizio al mondo dell’industria che è la vera responsabile.  Sono nati associazioni e comitati di lotta con cui è andato in tante piazze a manifestare il grido di dolore della sua terra, ha scritto una lettera al direttore di Avvenire che ha subito ingaggiato la causa uscendo il giorno dopo con una prima pagina titolata “Campania avvelenata”, nei giorni seguenti lo hanno seguito anche gli altri quotidiani nazionali. Ha organizzato convegni che coinvolgessero le istituzioni, la politica, la magistratura, ne ha parlato in modo che nessuno non potesse sapere. Non sono tardati gli effetti e i risultati ditanta campagna di sensibilizzazione e informazione, che sono stati i più vari, alcuni anche sorprendenti e commoventi. Ha ricordato quando il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha dichiarato che in Campania si muore prima perché hanno uno stile di vita insano e si alimentano male. Da quella dichiarazione apparentemente improvvida, ha raccontato, sono scaturiti degli eventi che hanno dato una ulteriore accelerata alla sua battaglia. Le mamme che hanno perso i figli a causa dei veleni ambientali sono andate in piazza a manifestare e hanno spedito 150 mila cartoline che le ritraevano nelle camerette dei loro bambini defunti indirizzate per una metà al Papa e per l’altra al Presidente della Repubblica.

Il Presidente Napolitano ha pianto nel ricevere sedici di quelle mamme, ma padre Maurizio Patriciello gli ha detto che le lacrime non bastano. Sono arrivate anche due leggi, una sulla terra dei fuochi e l’altra sui reati ambientali che Confindustria ha cercato di bloccare, gli hanno riferito alcuni esponenti del mondo politico. Ha incontrato anche il Papa che lo ha esortato a restare con la gente della terra dei fuochi, a cui ha presentato documenti e protocolli sull’ambiente, prima che uscisse l’enciclica “Laudato sì”, ci ha tenuto a precisare.

Insomma il pubblico di Notti sacre nella Cattedrale di Bari ha ascoltato la testimonianza di un uomo che non vuole diventare santo, ha detto,  ma che vorrebbe essere semplicemente uomo, come il figlio del Padre. Una testimonianza ascoltata nel silenzio e nella commozione.

Mercoledì 23 settembre

ORE 19,00: Concerto per Organo e Sassofono

ORE 20,00: Concerto:“I Sistanagila, Iran & Israel, eine musikalisce Affare”

ORE 21,00: “Il Primo giorno dopo il Sabato “I MARTIRI DI ABITENE”, di Vito Maurogiovanni, con la regia di Lino De Venuto

Teatro e tanta musica domani, mercoledì 23 settembre, a Notti Sacre, la rassegna di arte, musica, pensiero, preghiera, spettacolo dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto nelle Chiesedi Bari Vecchia. Si comincia con un concerto alle ore 19,00 nella Chiesa dei SS. Medici, all’organo Margherita Schiddurlo e al sassofono Paolo Debenedetto.

Ancora musica nella Chiesa di Santa Teresa dei Maschi, alle ore 20,00 si esibiranno “I Sistanagila, Iran & Israel, eine musikalisce Affare”, un gruppo di musicisti iraniani e israeliani che si propone come voce alternativa alle difficili relazioni politiche dei loro Paesi  di origine.

Si conclude  alle 21,00 l’opera Vito Maurogiovanni “Il Primo giorno dopo il Sabato “I MARTIRI DI ABITENE”, con la regia di Lino De Venuto. Una drammaturgia  che vede tre generazioni a confronto, in cui nonno, figli, nipoti si ritrovano  a scoprire con differenti opinioni il significato cristiano della domenica. Nonno Giovanni, pur direcuperare e riscoprire la famiglia come imprenscindibile valore sociale ed ecclesiale, predispone i suoi cari ad accogliere dal passato storico la testimonianza dei Martiri diAbitene, perseguitati dall’imperatore Diocleziano.

Giovedì 24 settembre

ORE 19,00: Concerto con la Cedis Band  

ORE 20,00: Concerto: IF[M1]  MUSIC BE THE FOOD OF LOVE” (W. Shakespeare)

ORE 21,00: Concerto di Frammenti di Luce: OH CARITA’ FONTE DI VERITA’ E AMORE

Prosegue in musica domani, giovedì 24 settembre, Notti Sacre, la rassegna di arte, musica, pensiero, preghiera, spettacolo dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto nelle Chiese diBari Vecchia.

Nell’Auditorium della Vallisa la musica diventa anche terapia con la Cedis Band, che alle ore 19,00  un ensemble strumentale interamente costituito da disabili eseguirà un repertorio molto vasto, dalle musiche d’opera, d’operetta, musicals, colonne sonore di films, canzoni da tutto il mondo.

Alle ore 20,00 a Santa Teresa  dei Maschi ci sarà il concerto” IF[M2]  MUSIC BE THE FOOD OF LOVE”. Ispirato ad un verso  di W. Shakespeare, il percorso dell’esibizione si snoda attraverso musiche e testi ricchi di preziosi riferimenti alle arti, cibo per la mente e il cuore degli uomini.

Alle ore 21 in Cattedrale si esibirà il coro Frammenti di Luce nel concerto di meditazione: OH CARITA’ FONTE DI VERITA’ E AMORE. Il concerto si ispira ai mosaici realizzati dall’artista p.Marko Ivan Rupnik e l’Atelier del Centro Aletti, a San Giovanni Rotondo nella cripta che accoglie  il corpo di San Pio, e agli affreschi della cappella dell’eucarestia del Santuario.

Venerdì 25 settembre

ORE 19,30: Teatro: “I Colori dell’Anima”, Vincent Van Gogh da “Lettere a Theo”   

ORE 21,00: Concerto con musiche di W.A. Mozart

Ancora teatro e musica domani, venerdì 25 settembre, a Notti Sacre, la rassegna di arte, musica, pensiero, preghiera, spettacolo dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto nelle Chiesedi Bari Vecchia.

Alle 19,30 a Santa Teresa dei Maschi andrà in scena “I Colori dell’Anima” tratto dall’epistolario “Lettere a Theo”, spettacolo scritto, interpretato e diretto da Lino De Venuto. Dal forte impatto emozionale interpreta un suggestivo viaggio interiore nell’uomo-pittore Van Gogh, uno dei più autentici interpreti dell’arte moderna. 

Concerto con musiche di W.A. Mozart alle ore 21si terrà a San Nicola, si esibiranno  il Coro “Harmonia”  e l’Orchestra Athenaum dell’Università di Bari.

Sabato 26 settembre

ORE 19,00: Concerto “Officium Sancti Nicholai e Armonie Modali”.

ORE 21,00: Video Art e Danza: “La Creazione”, di Miguel Gomez e Luigi Morleo.  

Musica e danza sabato 26 settembre, a Notti Sacre, la rassegna di arte, musica, pensiero, preghiera, spettacolo dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto nelle Chiese di Bari Vecchia.

Si comincia alle ore 19 nella Chiesa di Sant’Anna con il concerto “Officium Sancti Nicholai e Armonie Modali”.

Alle ore 21 in Cattedrale andrà in scena Video Art e Danza: “La Creazione”, di Miguel Gomez e Luigi Morleo. Creato appositamente per Notti Sacre in Puglia si tratta di un lavoro contemporaneo di musica elettronica, percussioni, visual art e danza. I due artisti di fama internazionale hanno unito le loro arti per creare suggestioni, suoni e colori.

Domenica 27 settembre

“Prima esecuzione mondiale “Messa in Re maggiore per Soli, coro e orchestra” di Niccolò Piccinni”

 Con una prima esecuzione mondiale di una partitura ritrovata “Messa in Re maggiore per Soli, coro e orchestra” di Niccolò Piccinni, si chiude in Cattedrale alle ore 21,00 la sesta edizione di Notti Sacre, la rassegna di arte, musica, pensiero, preghiera, spettacolo dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto nelle Chiese di Bari Vecchia.

La Messa, secondo quanto riportato nella scheda di catalogazione della Biblioteca  Nacional del Portugal, sarebbe databile tra il 1780 ed il 1820 e proviene dalla città diArouca. Caratteristica interessante è Christe eleison composto in forma di fuga con un soggetto “la, re, do#, fa che comprende un salto di quarta eccellente mentre, nel controsoggetto è presente un salto di seconda eccedente mentre, nel controsoggetto è presente un saldo di seconda eccedente si b do#. Per quanto riguarda il soggetto della disposizione delle note potrebbe rappresentare il simbolo della croce.

Concerti anche alle ore  19,00  nella Chiesa del Gesù “Jubile GospeL Singers,  diretto da Mario Petrosillo e alle ore 20,00 nella Chiesa di Santa Teresa “Musiche diMessiaen, Castro, Ugenti”.

 

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