Vallisa

La chiesa della purificazione, meglio nota come la "Raveddise" e cioè dei ravellesi, è un monumento di origine romanica legato, come tanti altri, ad una comunità etnica qui impiantatasi fin dal secolo nono.

In un documento del Codice Diplomatico Barese, datato 1594, viene chiamata "S.Pietro della Vallisa" e, nel 1651, solo "Vallisa". Situata nell'omonima via, all'ingresso del borgo antico, la "Chiesa della vallisa" sorge alle spalle dell'ex convento dei benedettini.

Nel 1962 fu sottoposta, per opera dell'arch. Schettini, ad un radicale intervento di restauro che consentì di ripristinarne l'aspetto medioevale, tramite l'eliminazione delle soprastrutture barocche e la ricostruzione di alcune parti come il portico, la facciata e le tre absidi.

Nel 1986 il progetto è stato portato a termine grazie all'impegno operoso dell'Arciconfraternita di S.Anna, con il coordinamento della Commissione Diocesana per la Musica Sacra, che hanno consentito il recupero di uno dei più antichi luoghi di culto della città, in prestigioso contenitore culturale. Una struttura polifunzionale, (dotata di 150 posti a sedere) che serve da auditorium per la musica, da centro di cultura e arte, da luogo di raduno, di incontro e di sperimentazione, a disposizione di tutti, in special modo dei giovani e di coloro che, pur avendo talenti, non trovano la possibilità di esprimerli e di metterli a disposizione della comunità.

La programmazione abbraccia tutti i settori della cultura: concerti, corsi, conferenze, dibattiti, cineforum, mostre e tutto ciò che è utile come occasione di incontro e confronto con le realtà del mondo.

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